A partire dal V secolo a.C., è attestata la presenza di un tempio dedicato alla dea CELATI, protetto dall’acropoli, intorno al quale fiorirono piccole botteghe di ceramica.
Castiglione del Lago dall'antichità ad oggi
Piccolo centro etrusco, fondato da Chiusi agli inizi del VI secolo a.C., crebbe e si sviluppò nel corso del tempo, favorito dalla posizione dominante sul Lago Trasimeno.
A partire dal V secolo a.C., è attestata la presenza di un tempio dedicato alla dea CELATI, protetto dall’acropoli, intorno al quale fiorirono piccole botteghe di ceramica.
Le necropoli occuparono, invece, la parte occidentale (VI-V sec. a. C.) e meridionale della penisola.
Del periodo romano restano i ruderi di una grande villa a terrazze (II sec. d.C.), sul fianco meridionale del colle.
Nell’Alto Medioevo il Trasimeno segnò i confini tra i Longobardi e i Bizantini, i quali, sull’antica acropoli etrusca, costruirono una grande chiesa dedicata ai SS. Giacomo e Filippo.
Dopo l’anno Mille il sito fu fortificato più volte per il controllo della strada che da Roma-Orvieto conduceva ad Arezzo-Firenze.
A questo periodo risale il nome del paese, Castiglione Chiusino poi Castiglione del Lago.
Verso la metà del XIII secolo, l’imperatore Federico II costruì le grandi mura che circondano l’antico nucleo urbano. Proprietà della Camera Apostolica dalla prima metà del XV secolo, nel 1550 il paese fu donato dal Papa Giulio III alla sorella Jacoma e ai nipoti Ascanio e Fulvio Della Corgna.
I Della Corgna, marchesi, poi duchi di Castiglione del Lago fino al 1647, mutarono radicalmente il piano urbanistico del centro abitato, con piccole case allineate lungo le due strade principali, secondo uno schema che ancora oggi si conserva.
Una lunga decadenza segna il periodo dal 1648 alla fine del XIX secolo, quando poi, con la definitiva sistemazione del regime idrico del Trasimeno, si determinano le condizioni per la ripresa del paese.
Seguono altri eventi significativi in tal senso: la costruzione della linea ferroviaria Firenze-Roma nel 1894, l’istituzione di una scuola per idrovolanti nel 1929 e la realizzazione dell’aeroporto “Eleuteri” con annessa Scuola per avieri.
Dopo l’esodo della popolazione, registrato nel dopoguerra, si sviluppa, nel territorio di Castiglione, il tessuto produttivo che, con il turismo, ne caratterizza l’attuale fisionomia economico-sociale.