a cura di Adriano Bertone e Giulio Marchettoni
L’indagine che qui viene presentata è il tentativo di fotografare la condizione e i bisogni della popolazione giovanile di Castiglione del Lago compresa nella fascia di età fra i 16 e i 25 anni. L’indagine è stata realizzata tramite un questionario abbastanza agile composto da domande chiuse (più una aperta) somministrato on line e che sollecitava i giovani ad esprimersi su diversi aspetti della vita del comune. Il campione che si è auto selezionato collegandosi al link che consentiva la compilazione del questionario è stato raggiunto tramite il sistema di campionamento a valanga e tramite i gruppi di contatto dei ricercatori sui principali social network (Facebook e Instagram). L’arco di tempo nel quale è stata aperta la possibilità di compilare i questionari è stato abbastanza breve – dal 20 agosto al 3 settembre 2020. Il campionamento può essere considerato casuale semplice, costruito a valanga quindi per definizione non è statisticamente rappresentativo dell’universo di riferimento ma è tuttavia numericamente soddisfacente in valori assoluti e socialmente significativo in termini percentuali.
Secondo i dati di fonte Istat al 1 gennaio 2019 la popolazione residente a Castiglione del Lago ammontava a 15.423 individui; nella classe di età compresa fra i 16 e i 25 anni vi erano 1.293 individui di cui 675 maschi e 628 femmine (pari all’8,4% dell’intera popolazione). Il campione raggiunto da questa indagine, ossia il numero di soggetti che hanno risposto al questionario, è stato costituito da 372 giovani pari al 28,8% della intera popolazione giovanile castiglionese compresa appunto fra 16 e 25 anni.
Pur considerando tutti i limiti e le possibili esclusioni, si può ritenere che sia già di per sé un buon risultato avere raggiunto un 29% circa della popolazione giovanile castiglione ed avere la possibilità di riflettere sulle loro risposte e su quanto liberamente (nella ultima domanda a risposta aperta) hanno voluto esprimere spontaneamente sulla loro idea del paese in cui vivono. L’incrocio da un lato delle principali variabili di tipo strutturali – sesso, età specifica, titolo di studio, condizione professionale, composizione del nucleo familiare convivente – dall’altra la raccolta delle opinioni sulle principali questioni del paese, costituiscono informazioni finora mai rilevate in maniera così diretta e netta e costituiscono certamente uno materiale altamente significativo su cui riflettere a partire del sentire di una quota così significativa della popolazione.
Nel merito dei risultati ottenuti dall’indagine va diviso il lavoro fatto nella prima parte, costituito da domande chiuse, e la seconda parte, costituita da una domanda aperta conclusiva.
Dapprima si considerino i dati strutturali i quali rilevano che il 54% di coloro che hanno partecipato all’inchiesta sono di sesso maschile, il 43,5% di sesso femminile, e il 2,5% ha preferito non dirlo. Le percentuali come già detto nella parte riduttiva riflettono quasi con esattezza i valori reali. Si noti come l’età di coloro che hanno risposto veda una leggera prevalenza per la fascia d’età 19-20 anni, che costituisce il 31,7% dei partecipanti, a sfavore della fascia d’età 23-24-25 anni che si assesta in totale al 14,3%. I restanti punti percentuali si spartiscono omogeneamente tra le fasce d’età rimanenti.
La provenienza di coloro che hanno risposto al questionario vede il 71,2% avere residenza a Castiglione del Lago, mentre il restante 28,8% trova collocazione nelle frazioni. Anche qui tali percentuali rispecchiano abbastanza precisamente i reali valori assoluti, salvo leggere variazioni.
Va inoltre notato come il 58,9% dei partecipanti possegga come titolo di studio il diploma di scuola media superiore, il 32,5% quello di scuola media inferiore, mentre l’8,6% si è laureato. Il che indica un campione altamente scolarizzato rispetto alle medie nazionali.
Del totale il 73,1% ancora oggi è studente, il 17,2% è attualmente occupato, mentre il 9,7% si dichiara disoccupato. Quest’ultima è una percentuale che deve far ragionare soprattutto alla luce, come vedremo a breve, della percezione che i giovani hanno delle possibilità di trovare lavoro in zona.
Infine si noti come il 95,6% dei partecipanti vive con parenti e/o genitori, mentre i restanti si dividono fra chi vive con coniuge (0.6%), chi ha in casa un coinquilino non affine (2.2%), e chi vive da solo (1,7%).
Entrando invece nel merito dei dati di percezione, vanno qui analizzati caso per caso le singole domande dedicando a ciascun risultato qualche breve riga di considerazione.
In una scala da 1 a 5, laddove i valori estremi sono reciprocamente considerati come “pessima” e “ottima”, e i valori intermedi espressioni sfumate tendenti ad essi, i risultati ottenuti ci rivelano quanto di seguito.
In merito al quesito su “Come valuti la mobilità pubblica interna al comune e fra capoluogo e frazioni?” i giovani di castiglione tendono a dare una valutazione medio-bassa, con ben il 28,2% dei partecipanti che valutano come pessima la mobilità interna e il restante 65% che si spartisce tra valutazioni sulla scala del 2-3. Il voto 4 prende un misero 6,2%.
Leggermente migliore è la situazione relativa alla valutazione della mobilità fra comune e resto della regione, con il voto 4 che raggiunge il 10,8%, a scapito del voto 1 che scende al 18,3%. Va notato però come il voto 2 raggiunga il 38,4%. Si può facilmente comprendere come i giovani di Castiglione del Lago sentano come un problema il doversi spostare.
Spostandosi invece sulla percezione dell’efficienza della sanità locale, i giovani valutano al 60,3% medio-alta (voti 3-4) la qualità del servizio.
Medio-alta, quindi sempre con voti tra il 3-4, con ben il 62,9% delle preferenze, è anche la percezione che i giovani hanno della qualità degli edifici scolastici, intesi come asilo-elementari-medie.
Ben diversa è la situazione quando ci si sposta a parlare degli istituti superiori che prendono al 46% valutazioni tra 1-2. È noto dopotutto come sia rinomata la qualità delle strutture scolastiche del primo ciclo, mentre appaiono in degrado nel sentire comune le scuole superiori. Tale narrazione è confermata dal successivo quesito che richiedeva ai partecipanti se questi, qualora avessero frequentato anche solo alcuni degli poli scolastici comunali, consiglierebbe ad altri di frequentarli: ben il 65,8% risponde affermativamente, ma va fatto notare come una bella fetta di utenza ci scriva che consiglierebbe ma non per le superiori; concetto che anche verbalmente ci è stato più volte riferito.
In merito alla vita ludica nel comune i giovani sentono di dare ottime valutazioni alle zone ricreative con il 47,3% che vota nella fascia 4-5.
Inoltre i partecipanti all’inchiesta affermano di passare molto del loro tempo libero a Castiglione del Lago: ben il 72% dei giovani affermano, sempre in una scala da 1-5, di frequentare la zona con una valutazione nella fascia 4-5. Viene da chiedersi se sia la qualità delle strutture ad invogliare i ragazzi a rimanere in zona, o la mancanza di sistemi di mobilità pubblica a frenarne l’uscita.
Più chiare sono le idee che i giovani di Castiglione hanno relativamente al loro futuro qui in zona: il 58,1% crede che in una scala da 1-5 le sue possibilità di rimanere a vivere in zona in età adulta si assestino fra 1-2. Viene da chiedersi che futuro possa avere un comune in cui quelli che il futuro dovrebbero costruirlo (i giovani) scappano.
Scavando si nota che molto bassa è anche la percezione che i giovani hanno delle possibilità di trovare lavoro nella zona comunale: sempre in una scala fra 1-5, ben il 64,8% valuta tali chance tra 1-2.
Inoltre i giovani si rivelano anche poco informati e coinvolti nel dibattito politico, con il 58,8% dei partecipanti che afferma, nella solita scala da 1-5, di sapere delle vicende di politica locale fra 1-2. Che sia anche questo poco coinvolgimento una ragione per non sentire di volere rimanere a vivere in zona?
L’amministrazione politica viene comunque lodata dai giovani di Castiglione, che al 50,6%, in una scala da 1-5, valutano la gestione della pandemia del Covid-19 a livello comunale fra 4-5.
Infine, al netto di tutto ciò a domanda secca i giovani del comune al 76,9% consiglierebbero di vivere a Castiglione del Lago, anche se molti suggeriscono di farlo nella fase post pensionamento.
La parte conclusiva dell’indagine ha permesso ai partecipanti di esprimersi personalmente riguardo le problematiche più sentite. Infatti ai partecipanti era richiesto “Quali sono le due questioni più importanti che l’amministrazione dovrebbe affrontare per il bene comune? Quali sono i problemi emergenti in questo territorio per la tua fascia di età?”
Questa parte permette di definire delle plausibili priorità d’intervento sui problemi di maggiore tendenza. Dall’analisi delle risposte emergono 4 temi principali (presentati per ordine di frequenza dal maggiore al minore): Mobilità all’interno del territorio, valorizzazione e manutenzione del territorio, mancanza di luoghi e attività prettamente per giovani, problemi di ordine generale (lavoro, sicurezza, covid).
Di seguito sono riportate le risposte più quotate:
1) MEZZI PUBBLICI/MOBILITÀ (11 up-votes) [mobilità]
2) MANUTENZIONE VIABILITÀ (9 up-votes) [mobilità]
3) ATTIVITA’ PER GIOVANI E SPORT (8 up-votes) [luoghi e attività per i giovani]
4*) VALORIZZAZIONE LAGO E TURISMO (6 up-votes) [valorizzazione e manutenzione]
4*) LAVORO AI GIOVANI (6 up-votes) [luoghi e attività per i giovani]
5) COLLEGAMENTO CAPOLUOGO-FRAZIONE (5 up-votes) [mobilità]
È chiaro come il tema più sofferto dalla fascia di età tra i 16 e i 25 anni sia la mobilità, prima fra tutti l’assenza di mezzi pubblici che colleghino le frazioni a Castiglione (prima che al capoluogo di provincia). Il problema dei piccoli spostamenti all’interno del capoluogo è già stato affrontato dall’amministrazione con l’abilitazione di un autobus/taxi a chiamata al costo di 1€, ma emerge chiaramente dal sondaggio come i giovani vorrebbero un servizio più ampio in grado di coprire i luoghi più lontani dal centro storico e che renda possibile ai non-patentati degli spostamenti magari difficili a causa degli impegni familiari.
Sulla stessa linea si pone la conservazione del manto stradale, che in alcune zone raggiunge tale degrado da costringere gli automobilisti a tempi di percorrenza molto lunghi compromettendo la facilità, velocità e comodità della viabilità della zona, portando al completo bypass di zone dove il degrado della strada è eccessivo con la conseguente perdita di attrazione del luogo.
Il tema che raggiunge la maggiore risonanza e qualità di dettagli è quello della manutenzione e valorizzazione del territorio, in cui i giovani vogliono far sapere a gran voce che una ri-qualificazione degli spazi, dei luoghi e delle strutture già presenti sul territorio sia alla base di una ripartenza collettiva. Sul tema vengono portate alla nostra attenzione: il Lago, Aeroporto, Ospedale, Piscine, Strutture Sportive, Isole (soprattutto la Polvese), Pista Ciclabile, Scuole (e la mancanza dei licei) e Biblioteca.
Il tema seguente, strettamente intrecciato a quello giovanile, acquista valore e ordine legato alla terza risposta più frequente [(ATTIVITÀ PER GIOVANI E SPORT (8 up-votes)] dove si fa notare l’insufficienza di centri sportivi ed eventi (concerti, convegni, mostre, gare sportive) per giovani, e in alcuni casi fatti da giovani, sottolineando la completa assenza di queste attività nel periodo invernale.
Di particolare interesse ai fini del sondaggio sono due risposte:
6) NON SO (4 up-votes)
7) LA MENTALITÀ (3 up-votes)
La prima trasmette preoccupazione dato che tale risposta è dovuta, certamente dalla bassa presenza di informazioni e pubblicità sul territorio, ma soprattutto al poco interesse verso il luogo in cui si vive. La seconda risposta fa percepire come, secondo alcuni, a Castiglione del Lago ci sia difficoltà a mettere in piedi eventi o manifestazioni a causa di una visione chiusa e poco collaborativa soprattutto da parte dei più anziani (età 40 - 70). La (6) è strettamente legata alla (7) perché lo scarso interessamento al territorio o alla propria condizione può derivare da una visione di immutabilità di condizioni percepita tale a causa delle difficoltà di comunicazione con gli enti organizzatori del luogo e le difficoltà materiali e burocratiche per far partire un movimento giovanile all’interno del territorio.
Di certo c’è solo che tale movimento ha speranze di crescita e sopravvivenza solo con la collaborazione di più persone possibili nell’individuare gli obiettivi, creando un dibattito sano per definire i percorsi tramite cui raggiungerli, con la partecipazione e la determinazione giovanile per realizzare tali obiettivi.